Università di Torino

Anno accademico 2003/2004

Laurea in D.A.M.S. CINEMA Quadriennale

Titolo della tesi: Tra Realtà e Finzione: il mosaico di immagini nel documentario di Michael Moore

Autore: Barbara Revelli

Relatore: prof.ssa Federica Villa

 

Correlatore: prof. Giaime Alonge

 

 

 

 

Estratto della tesi: L’obbiettivo di questa tesi è mostrare come il lavoro di Michael Moore punti a rompere gli schemi del documentario classico, adottando le immagini e le tecniche del cinema di finzione e del mezzo televisivo, per costruire un’opera filmica che coinvolga lo spettatore e lo renda partecipe degli eventi dell’attualità.

Tutto ciò permette, infatti, al regista di trasmettere un messaggio sociale e politico, senza dover adottare un tono ed uno stile sostenuto ed autorevole. Al contrario, il fatto che lo stesso Moore si costruisca un personaggio, riconoscibile e socialmente vicino al pubblico, gli permette di alleggerire la struttura del documentario, senza depauperarne la sua funzione informativa e didattica.

 

Nella prima parte di questo lavoro, si pone l’attenzione sul percorso personale del regista, di particolare interesse, vista la sua partecipazione attiva nel film ed il suo coinvolgimento in attività, come la stesura di saggi ironici e l’impegno politico, che in modi diversi influenzano il suo operare.

Nello stesso modo, si prendono in considerazione gli aspetti della storia e della teoria del cinema, che sono stati utilizzati a supporto dell’analisi filmica, per mettere in evidenza le funzioni enunciative di Moore in qualità di personaggio/regista/narratore e per ripercorrere gli aspetti secondo cui un film si pone rispetto al dualismo fiction/non-fiction.

Sulla base di questo background, nei due capitoli successivi verranno analizzati i due film che maggiormente rappresentano lo stile ed il “carattere” registico di Moore.

Il primo, Roger & Me, vede articolarsi aspetti legati sia alla finzione che al documentario: da un lato, una solida struttura narrativa, comprensiva di personaggi in primo ed in secondo piano, dall’altra una documentata inchiesta sulla situazione di crisi economica e sociale della città di Flint, grembo natale del regista e del colosso automobilistico americano, General Motors.

Il secondo, Bowling for Columbine, amplia il suo contesto d’azione all’intera Nazione, mettendo in evidenza i paradossi e le contraddizioni della società e della cultura americana. Sulla base del confronto con il suo primo film, vediamo come Moore mette a fuoco l’obbiettivo, l’interazione ed il coinvolgimento del pubblico di massa, grazie anche alla sua crescente popolarità e al suo costante sarcastico commento in voce-off.

 

L’analisi filmica pone particolare attenzione all’uso delle immagini che richiama l’idea del flusso mediatico della società di oggi, all’utilizzo del montaggio basato sul contrasto e l’antitesi. Nello stesso modo, l’attenta ricerca di informazioni attuata dal regista e dal suo staff mira a criticare e svelare la manipolazione mediatica della televisione americana.

Si potrà così vedere come il documentario di Michael Moore abbia la capacità di racchiudere in sé elementi in apparenza in antitesi, come la serietà dell’argomento e l’ilarità del tono, ma che contribuiscono alla creazione di un’opera concettualmente impegnata, e nello stesso tempo, di facile accesso ed emotivamente travolgente.

Il lavoro di Moore sembra non avere fine, sia per ciò che riguarda il suo personale impegno nell’indagine dei problemi che devastano la società americana, o più in generale, del mondo occidentale, sia per quello che concerne l’evoluzione del suo stile documentaristico.

L’opera dell’autore esprime un salda e chiara posizione, non ricerca l’oggettività o l’imparzialità, ma elabora un’acuta critica al Sistema, per stimolare e per coinvolgere la massa popolare nel dibattito sull’attuale situazione politica e sociale.

L’obbiettivo è realizzare un tipo di cinema stimolante da ogni punto di vista, senza dover per questo trascurare il coinvolgimento emotivo dello spettatore.

 

 

 

 

 

 

Dati dell’autore

Nome e Cognome: Barbara Revelli

Indirizzo e-mail: barbararevelli@hotmail.com

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