Autore: Agata Iacopozzi |
Relatore: prof.
Marco Cucco |
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La tesi è incentrata sullo studio dell’opera di Esfir Shub, montatrice, sceneggiatrice e regista di documentari attiva principalmente sul territorio sovietico nel corso degli anni ’20 del ‘900.
Contemporanea di personalità di spicco quali Dziga Vertov e Sergej Ejzenštejn, Shub ha goduto di minor fortuna rispetto ai colleghi. Il progetto nasce proprio da un sentimento di curiosità personale nei confronti di una figura dimenticata e sottovalutata, che compare soltanto sporadicamente all’interno dei manuali di storia del cinema. Il fine che la tesi si pone è far luce sul lavoro pionieristico di Esfir Shub, che si svolse nell’ambito del film di compilazione e, più in generale, del documentario di propaganda.
La tesi è suddivisa in tre capitoli. Una prima parte di contesto storico, politico e sociale
contribuisce a far chiarezza sul mondo nel quale Esfir Shub ha vissuto e lavorato ed è da
ritenersi necessaria per procedere poi ad approfondimento sul suo operato. Viene ripercorsa
brevemente la storia del cinema documentario russo, dalle sue origini nel cinegiornale sotto il
dominio zarista all’impiego propagandistico del documentario fatto da Lenin e, subito dopo, da Stalin, fino ad arrivare agli anni successivi alla II Guerra Mondiale.
Il secondo capitolo propone una biografia di Esfir Shub, con un’attenzione particolare al lavoro da lei effettuato sul film di compilazione: le ricerche dei materiali, la loro successiva
catalogazione, la selezione di singoli frammenti di girato e le soluzioni di montaggio adottate.
Inoltre, viene studiato il rapporto della montatrice-regista con i colleghi e indagato sulla
percezione che i contemporanei (critici e registi russi) avevano di lei e delle sue opere.
L’ultimo capitolo prende in analisi il documentario più noto di Shub, il film di compilazione
La Caduta della dinastia Romanov (Padenie dinastii Romanovykh, Esfir Shub, 1927), per
comprendere meglio la poetica dell’autrice tramite un’applicazione pratica e dimostrare
l’originalità del suo lavoro.
Nome e Cognome: Agata Iacopozzi
Indirizzo e-mail: agapozzi@gmail.com